LE GEMELLE COI CAPELLI DI FIAMMA

PARTE QUARTA: La minaccia dei Lemm

Invece il giorno successivo il sole entrò nella sua stanza e lo fece desistere dall’aspettare la morte. Si sentiva ancora male, col cuore a pezzi, ma il suo stomaco gorgogliava ed il suo corpo aveva voglia di muoversi e riscaldare i muscoli. Fu inevitabile alzarsi ed andare a fare colazione.
Nella sala della taverna era tutto tranquillo, solo poche persone erano sedute ai tavoli e parlavano sommessamente. Mimulus prese dei biscotti ed una tisana calda, annegando i suoi dispiaceri in silenzio, quindi decise di farsi una passeggiata, nella speranza che i raggi solari dorati e caldi lo ritemprassero più di quanto in realtà potevano fare…

 

 

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LE GEMELLE COI CAPELLI DI FIAMMA

Racconto per ragazzi e adulti a puntate

PARTE PRIMA: Volontà Contrastanti

Mimulus vagava per quelle terre desolate da ormai un mese. La guerra stava devastando tutto ciò che la Natura aveva creato e gli uomini stavano opponendo tutte le loro forze per cercare di contrastare i loro nemici, ma al momento ogni sforzo pareva vano. L’elfo abitava in uno dei pochi luoghi lasciati intatti su quelle terre, una foresta in cui il suo popolo dimorava e si proteggeva con le più potenti magie mai conosciute e praticate. Perchè se n’era andato in un momento così pericoloso per qualsiasi viandante? Per cercare lei.

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Il pesce del primo aprile


C’era una volta un pesciolino che abitava nel mare e, siccome era nato il primo aprile, credeva di avere il diritto di fare gli scherzi a tutti i suoi amici. Spesso si nascondeva dentro ai ciuffi delle alghe ed aspettava che gli altri pesci passassero di lì, spaventandoli con un forte ”BLUBLUBLUB!” e facendoli sfuggire dalla paura. Altre volte smuoveva la sabbia del fondo, proprio mentre passavano dei granchi, non facendo loro più vedere nulla e costringendoli a fermarsi finchè la sabbia non si fosse di nuovo posata, lasciando l’acqua limpida e pulita. Certe volte dava fastidio anche ai polpi, proponendo loro degli indovinelli che lui stesso si inventava, ma che in realtà avevano delle risposte così sciocche che non avevano un senso logico.
Stufi di essere sempre vittime degli scherzi del pesciolino, tutti gli abitanti del mare si riunirono ed escogitarono un piano per fargli passare la voglia di tormentali. Si nascosero tutti quanti in alcune caverne ed attesero che lui passasse da quelle parti. 
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