Scricciolo e Armadio

Scricciolo e Armadio

Scricciolo era un bambino piccolo e magro, così leggero da avere questo soprannome, perchè assomigliava tanto a quell’uccellino minuscolo che ogni tanto cinguetta tra gli alberi. Nella città di Scricciolo, abitava un altro bambino che era tutto il contrario di lui: aveva spalle larghe, cosce muscolose ed una faccia tonda tonda, oltre all’altezza fuori dal comune. Tutti lo chiamavano Armadio perchè somigliava molto a quel mobile che si tiene in casa per riporre scarpe e vestiti.
Scricciolo e Armadio spesso si prendevano in giro a vicenda.
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LE GEMELLE COI CAPELLI DI FIAMMA

PARTE OTTAVA: L’incubo dei Lemm.

Mimulus si sentiva lo stomaco scombussolato, avvertendo una morsa che lo chiudeva e non gli permetteva quasi di mangiare. Non sapeva se si sentiva felice oppure triste ed a mala pena stava attento quando qualcuno gli parlava.
“Hai capito che cosa ti ho detto?”
Inula lo scuoteva per un braccio mentre stava con lui seduto al bancone della taverna. Fuori pioveva ancora ed il clima si era fatto quasi autunnale, nonostante si fosse nel periodo estivo. Ogni tanto c’erano già state delle schiarite ed i Lemm erano usciti dalle pozzanghere. L’elfo era stato impressionato dalla loro altezza vertiginosa e dal loro aspetto di fantasmi melmosi dotati di taglienti denti ed artigli di selce. Essendo i mostri fatti di fango, le armi li trapassavano senza fare loro del male, ma se questi travolgevano qualcuno, lo soffocavano oppure lo dilaniavano con le loro armi naturali. Nonostante tutto ciò, Mimulus non riusciva a pensare ad altro che a Fragaria ed aspettava sempre che arrivasse la notte per trascorrere un po’ di ore in pace soltanto con lei.
“Mimulus… torna tra noi” continuava a chiamarlo Inula sventolandogli la mano davanti agli occhi.

 

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La Carota

E’ tempo di Paqua e si sa che oltre all’uovo c’è anche il coniglietto. A proposito di conigli, voglio parlare della loro verdura preferita: La Carota. Fa molto bene anche a noi, in diversi modi.

 

La carota ha un nome che arriva dal greco Karotòn, ma oggi i botanici la chiamano Daucus Carota. Arriva dall’Oriente, in cui la coltivavano tantissimi anni fa, e si è diffusa in Europa, perchè gli Antichi Romani e Greci amavano usarla, non solo per mangiarla, ma anche per curarsi. Leggi il seguito

Il pesce del primo aprile


C’era una volta un pesciolino che abitava nel mare e, siccome era nato il primo aprile, credeva di avere il diritto di fare gli scherzi a tutti i suoi amici. Spesso si nascondeva dentro ai ciuffi delle alghe ed aspettava che gli altri pesci passassero di lì, spaventandoli con un forte ”BLUBLUBLUB!” e facendoli sfuggire dalla paura. Altre volte smuoveva la sabbia del fondo, proprio mentre passavano dei granchi, non facendo loro più vedere nulla e costringendoli a fermarsi finchè la sabbia non si fosse di nuovo posata, lasciando l’acqua limpida e pulita. Certe volte dava fastidio anche ai polpi, proponendo loro degli indovinelli che lui stesso si inventava, ma che in realtà avevano delle risposte così sciocche che non avevano un senso logico.
Stufi di essere sempre vittime degli scherzi del pesciolino, tutti gli abitanti del mare si riunirono ed escogitarono un piano per fargli passare la voglia di tormentali. Si nascosero tutti quanti in alcune caverne ed attesero che lui passasse da quelle parti. 
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Iris ed il fiore di felce

Iris ed il fiore di felce

Era una notte calma e tiepida, la luna splendeva e le stelle ornavano il cielo. Iris era con le donne del suo paese a raccoglierle erbe, anche se con l’oscurità era difficile distinguerle. Le donne cantavano, per tenersi compagnia, ma anche per scacciare un po’ la paura provocata dal buio e degli spiriti maligni che potevano rapirle, inoltre cantando potevano sentirsi l’un l’altra in modo da non allontanarsi troppo e rischiare di perdersi.

Iris però, mentre raccoglieva dell’Iperico, vide dall’erba levarsi una lucciola che, piccola e luminosa, prese a ronzare nel luogo. Affascinata da una creatura così carina, la ragazza si mise a rincorrerla per acchiapparla con le mani e mostrarla a sua madre ed alle sue sorelle, ma la lucciola era sfuggevole e si fece inseguire fin nel bosco, dove la luna arrivava a mala pena a filtrare tra i rami. Iris non vedeva dove metteva i piedi ed inciampò in una radice, nell’oscurità, cadendo a terra, sulle foglie gialle che per fortuna attutirono il colpo.

Come farà Iris a togliersi dai guai?
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Laura e le pesche profumate.

Le fiabe piacciono sempre ai bambini, qualunque sia la loro età. Su Focusvita.it ho mandato una bellissima favola adatta  ai bambini dai 7 – 8 anni in poi. Le favole, le fiabe piacciono sempre…e sono utilissime per lo sviluppo della loro curiosità. Leggetela e sognate anche voi…. ma soprattutto leggetela ai vostri bambini…. è bello sognare insieme.

Altre favole sono pubblicate sul mio sito Linaelen.