LE GEMELLE COI CAPELLI DI FIAMMA

PARTE OTTAVA: L’incubo dei Lemm.

Mimulus si sentiva lo stomaco scombussolato, avvertendo una morsa che lo chiudeva e non gli permetteva quasi di mangiare. Non sapeva se si sentiva felice oppure triste ed a mala pena stava attento quando qualcuno gli parlava.
“Hai capito che cosa ti ho detto?”
Inula lo scuoteva per un braccio mentre stava con lui seduto al bancone della taverna. Fuori pioveva ancora ed il clima si era fatto quasi autunnale, nonostante si fosse nel periodo estivo. Ogni tanto c’erano già state delle schiarite ed i Lemm erano usciti dalle pozzanghere. L’elfo era stato impressionato dalla loro altezza vertiginosa e dal loro aspetto di fantasmi melmosi dotati di taglienti denti ed artigli di selce. Essendo i mostri fatti di fango, le armi li trapassavano senza fare loro del male, ma se questi travolgevano qualcuno, lo soffocavano oppure lo dilaniavano con le loro armi naturali. Nonostante tutto ciò, Mimulus non riusciva a pensare ad altro che a Fragaria ed aspettava sempre che arrivasse la notte per trascorrere un po’ di ore in pace soltanto con lei.
“Mimulus… torna tra noi” continuava a chiamarlo Inula sventolandogli la mano davanti agli occhi.

 

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