Il Diario di Sangue

Questa intervista è dedicata a Sara Quero, alias Linaelen, una scrittrice piemontese emergente. Ha già partecipato a diversi concorsi letterari, ottenendo dei soddisfacenti risultati, ma la sua opera più interessante è il romanzo fantasy che ha di recente pubblicato.

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LE GEMELLE COI CAPELLI DI FIAMMA

PARTE SESTA: La pioggia sui vetri

Infine la pioggia era arrivata, gocciolando nel pomeriggio e scrosciando alla sera. Gli abitanti del villaggio si erano tutti chiusi in casa, con delle scorte di cibo, mentre coloro che erano da poco giunti in quel luogo si affollavano in locanda.

Mimulus si era scelto un tavolo accanto alla finestra e con lui sedeva Fragaria, l’unica elfa presente nel locale. Il fatto di essere in due dava conforto, in mezzo a quella caotica confusione di umani. “Come mai si chiama la Locanda del Folletto, visto che di folletti non ne ho ancora incontrati” domandò l’elfo alla pari razza, mentre condividevano una cena a base di minestrone di verdure e pane imburrato.
“E’ un tributo ai folletti che c’erano una volta. Vedi, qualche secolo fa qui vivevano solo queste creature ed al posto dei campi e del frutteto vegetava una bellissima foresta. I folletti erano i custodi dell’Albero della Purezza, che trasformava ogni cosa malvagia in qualcosa di puro e benevolo”.
L’elfo la ascoltava interessato, immaginandosi un regno molto felice, lontano dall’odio e dal rancore, quindi chiese “Come mai adesso non ci sono più?”
“I goblin volevano conquistare il territorio ed i loro sciamani si unirono per gettare ogni sorta di maleficio contro l’albero. Inizialmente fallirono, ma alla fine riuscirono a fare breccia con qualcosa più potente dell’albero stesso, che poco alla volta morì e non ci fu soluzione adatta per farlo migliorare. Da allora la landa perse la sua purezza, le acque si infettarono, le piante si ammalarono, gli animali migrarono e l’aria diventò puzzolente”.
Mimulus smise di mangiare e guardò fuori dalla finestra, atterrito per il terribile racconto “Eppure adesso è così verde e rigoglioso, come è possibile che una volta era un posto tantoripugnante?”

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LE GEMELLE COI CAPELLI DI FIAMMA

PARTE QUARTA: La minaccia dei Lemm

Invece il giorno successivo il sole entrò nella sua stanza e lo fece desistere dall’aspettare la morte. Si sentiva ancora male, col cuore a pezzi, ma il suo stomaco gorgogliava ed il suo corpo aveva voglia di muoversi e riscaldare i muscoli. Fu inevitabile alzarsi ed andare a fare colazione.
Nella sala della taverna era tutto tranquillo, solo poche persone erano sedute ai tavoli e parlavano sommessamente. Mimulus prese dei biscotti ed una tisana calda, annegando i suoi dispiaceri in silenzio, quindi decise di farsi una passeggiata, nella speranza che i raggi solari dorati e caldi lo ritemprassero più di quanto in realtà potevano fare…

 

 

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LE GEMELLE COI CAPELLI DI FIAMMA

PARTE TERZA: Dolori e Interrogativi

Mimulus si sentiva il cuore dilaniato e dentro di sè provava rabbia e gelosia. Era uscito a lunghi passi dalla casa di Inula, intenzionato a non fermarsi, ad andare via, a tornarsene a casa, a lasciarsi alle spalle i sentimenti, il viaggio, la guerra tra le razze mortali. Ma le sue intenzioni non riuscì ad attuarle, perchè sulla strada si andò accidentalmente a scontrare con Cucumis, la causa della sua disperazione interiore.
“Attento…” disse Cucumis, squadrandolo interrogativamente “Sei uno nuovo del villaggio?”
Nel frattempo giunse Inula “Mimulus, aspetta…”
“Lo conosci?” domandò il primo elfo….

 

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LE GEMELLE COI CAPELLI DI FIAMMA

PARTE SECONDA: Quando le convinzioni crollano

Mimulus aveva finalmente ritrovato la sua Inula, amica d’infanzia nell’ormai lontano bosco elfico, reso sicuro dal mondo intero grazie a degli incantesimi molto forti. Era felicissimo ed avrebbe voluto stringerla a sé, per scappare via da quel mondo mortale in cui la guerra imperversava e distruggeva tutto ciò che c’era di bello. Eppure Inula non voleva, si era subito tirata indietro ed ora lo guardava accigliata.
”Ma… come… ho fatto tutta questa strada per trovarti e portarti a casa…” balbettò lui, incredulo. ”Vai a farti un bagno e mettiti degli abiti nuovi. Parleremo con più calma a casa mia” tagliò corto lei….

 

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