La culla di foglie di cavolo

Una favola dolce dolce per tutte le mamme ed i papà che attendono con amore i loro figlioletti.

C’erano una volta uno sposo di nome Riccardo ed una sposa di nome Raffaella. Si volevano davvero molto bene ed avevano una casetta deliziosa, con le tendine di pizzo alle finestre, i fiori freschi sul tavolo ed il giardino sempre in ordine. I due sposi avevano tutto: l’amore, la giovinezza e la salute. Mancava solo una cosa a completare la loro vita, ovvero il diventare genitori. Loro desideravano davvero tanto avere un bambino a cui donare tutto il loro amore, così Riccardo piantò i cavoli nell’orto e li fece crescere con cura, perchè diventassero belli grossi . Arrivato l’inverno, essi erano maturi, pronti da raccogliere e da regalare a Raffaella. La donna, felice, tolse ai cavoli le foglie esterne, che erano le più grosse e robuste, per metterle da parte, mentre quelle più interne e tenere le cucinò per mangiarle insieme al marito.

“Il nostro bambino avrà i tuoi occhi ed il mio naso” diceva Riccardo allegramente.
“Nostro figlio sarà forte e svelto” aggiungeva Raffaella.

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Borsetta fragola Strawberry

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La fragola è uno dei miei frutti preferiti e rappresenta per me il perfetto passaggio tra la primavera e l’estate, perchè matura proprio in quel periodo. La borsetta l’ho realizzata con la stoffa cucita doppia, in maniera tale che sia più robusta nel reggere il peso delle cose che si mettono dentro. La cerniera è su misura per la borsetta e per mettersela in spalla c’è una corda saldamente fissata. Per completarla, degli strass rappresentano i semi e le gocce di rugiada, che danno brillantezza al prodotto.

Alimentazione: Cacao e Cioccolato

Questa è una storia vera per tutti voi golosoni che leggete questa pagina e pensate al cioccolato leccandovi i baffi ed i contro baffi: le sue origini storiche!
La pianta era già presente più di 6000 anni fa nel Rio delle Amazzoni e nell’ Orinoco. I primi suoi agricoltori furono i Maya solo intorno al 1000 a.C.
C’è una leggenda che dice che la coltura del cacao fu sviluppata dal terzo re Maya: Hunahpu. Un’altra leggenda, di origine azteca, racconta che in tempi remoti una principessa fu lasciata, dal suo sposo partito in guerra, a guardia di un immenso tesoro. Quando arrivarono i nemici, la principessa si rifiutò di rivelare il nascondiglio di tale tesoro, perciò la uccisero e dal suo sangue nacque la pianta del cacao, con i semi amari come la sofferenza, ma allo stesso tempo forti ed eccitanti come le virtù di quella ragazza.

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La fata delle Carote

C’era un una volta un principe così goloso che mangiava solo dolci dal mattino alla sera. A colazione immergeva cornetti alla crema dentro alla panna montana; a pranzo mangiava bomboloni al posta della pasta, torte di Pan di Spagna e crema pasticcera al posto della carne e della verdura, e pasticcini al cioccolato invece della frutta; a cena, poi, si abbuffava di strudel e torte meringate. Il risultato di tutto questo è che divenne talmente grasso che a stento riusciva a camminare e per fargli dei vestiti i sarti usavano metri e metri di stoffa per riuscire a coprirlo tutto.
Un bel pomeriggio d’estate, il principe fu invitato nel regno vicino per assistere ad una festa, perciò prese il cavallo e partì, immaginando già quanti pasticcini si sarebbe mangiato. Conosceva bene la strada, così ci andò da solo, anche perchè ci voleva poco tempo per raggiungere il luogo della festa. Sfortunatamente, lungo la strada arrivò una nebbia molto fitta, che lo fece perdere e lo costrinse a vagare per diverso tempo senza capire in quale direzione si stesse dirigendo.
Mentre si sentiva stanco, infreddolito, solo e soprattutto molto affamato, vide nella nebbia la sagoma di una casetta con la luce accesa. Rincuorandosi di aver trovato un rifugio, andò proprio verso quella piccola e modesta dimora, per chiedere aiuto ed un posto per la notte.

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La Carota

E’ tempo di Paqua e si sa che oltre all’uovo c’è anche il coniglietto. A proposito di conigli, voglio parlare della loro verdura preferita: La Carota. Fa molto bene anche a noi, in diversi modi.

 

La carota ha un nome che arriva dal greco Karotòn, ma oggi i botanici la chiamano Daucus Carota. Arriva dall’Oriente, in cui la coltivavano tantissimi anni fa, e si è diffusa in Europa, perchè gli Antichi Romani e Greci amavano usarla, non solo per mangiarla, ma anche per curarsi. Leggi il seguito